È lungo, durissimo e dà tanta soddisfazione. La fiera del doppio senso? No, semmai quella del torrone, che Faenza ospita ogni anno nei giorni dell’Immacolata Concezione. Tra il candore del sacro dogma cattolico e la peccaminosità zuccherina di questo dolce di derivazione araba a base di mandorle, miele e albume, me ne andrò in giro fra le bancarelle alla ricerca di regali e di qualche sguardo equivoco. Leccornia natalizia per antonomasia, nella fiera romagnola il torrone sarà servito sia nella sua veste tradizionale, sia arricchito di nuovi sapori: piacere per il palato, business per il dentista.
Do 08.12