Più che una sagra, questo evento è un pranzo collettivo paesano. Da fuori non ci viene praticamente nessuno, tranne una macchinata di dementi – che include il sottoscritto – che da qualche anno a questa parte imbocca l’autostrada per sfuggire al caos di Roma e del litorale. Arrivate presto perché quando la roba finisce, finisce. Protagonista è la pecora, sotto forma di sugo per gnocchi, di carne alla brace, di formaggio (eccezionale) da mangiare con le prime fave di stagione. come sottofondo grandi lisci e mazurke e le registrazioni degli show di Nduccio: sedicente comico abruzzese che ha dimenticato il politically correct in cantina. Per finire, passeggiata tra sterchi di mucca e visita al santuario della Madonna del Campo.
Mi 01.05