Nell’immaginario collettivo i legumi scatenano quei sentimenti di amore e odio, attrazione e intolleranza, pari al vodka tonic delle cinque di mattina. Tuttavia, a un fagiolo denominato „ciavattone“ si può solo voler bene. Più grande rispetto ai suoi simili, può superare anche i due centimetri, è di colore bianco ha una polpa carnosa ed è il prodotto locale per eccellenza. In occasione del pellegrinaggio al santuario della santissima Trinità, verrà servito con zuppe, sagne, salsiccia e con il particolare pan-pizza a forma di pupazzo detto „scacchiato“ (menu € 15). Se poi preferite bissare il menù alla liturgica transumanza, rimanete in piazza, in modo da sostituire l’aspirina del mattino seguente con un sano Imodium.