Liguria e focaccia. Primavera. Paura e delirio a Recco, e pure a Megli che è una sua piccola frazione. Sole, mare e chilate di focaccia. L’inizio della fine. Dolori atroci alla pancia, svenimenti. Poi scopro che il tutto è riconducibile a un’intolleranza alimentare. Mi dicono che almeno per sei mesi non potrò mangiare niente che assomigli anche solo vagamente al grano, poi si vedrà. Non che io sia stato particolarmente ligio alla dieta ma ormai di tempo ne è passato. Niente uova di Pasqua quest’anno per me, voglio solo focaccette, per favore. Tremila potranno bastare? Sì, se cotte in 400 litri d’olio, farcite con 200 chili di stracchino. C’è una cosa per cui vale la pena di stare male, e non è certo l’amore.