Non è necessario andare in Messico per appuntarsi sul proprio taccuino di viaggio le potenzialità divinatorie del peperoncino e la sua capacità di sviscerare l’animo umano. Basta spostarsi in Piemonte, per la precisione nella ridente cittadina di Carmagnola a sud di Torino e perdersi in quella che è la fiera più importante sull’ortaggio principe di questa zona: il peperone nostrano. Verde, giallo o rosso, scegliete fra „il quadrato“ (il „bragheis“), il „corno di bue“ (il „lung“), la „trottola“ e il „tumaticot“. Un saporito e insolito biglietto da visita che il paese di Carmagnola offre alle centinaia di visitatori che arrivano ogni anno per ingozzarsi di peperonate, primi piatti tradizionali a base di peperone, panini farciti illegalmente e ogni altra delizia che potete immaginare. Pensate che nel 2010 si è arrivati alla peperonata più grande del mondo con 1,100 kg di puro piacere. Una festa più che una sagra, che coinvolge tutti e vi porta per tre giorni a conoscere più da vicino un prodotto che sta per ricevere la denominazione di IGT. Tenete libero dello spazio nel vostro bagagliaio: durante la fiera è possibile acquistare cassette di peperoni multicolor per riproporre a casa le ricette qui assaggiate. E non lamentatevi per la digestione sempre un po’ difficoltosa: a fine pasto le 33 erbe di amaro Ramazzotti saranno un toccasana per il vostro stomaco. Si può quasi riniziare da capo. Occhio però: non si garantiscono le medesime visioni profetiche che potete avere in Messico.