Sagra delle olive

Sannicandro di Bari e più difficile da dire che da mangiare: perché si butta giù come un’oliva all’ora dell’aperitivo. Non ditelo però ad alta voce qui, perché ci tengono, alle loro olive: che, in effetti, hanno poco a che fare con quelle già denocciolate, degne di sua Altezza Snocciolata Emanuele Filiberto, o quelle bruttine e rinsecchite che tirano fuori certi ristoratori. Come se le olive fossero bruscolini: e no, devono essere belle lucide, elastiche, morbide al punto giusto. Fortuna che qui non si scherza, e oltre alla festa le cose si fanno sul serio: per i più interessanti ci sono pure i seminari. E dopo aver seminato, si va a raccogliere. Mica pensavate di mangiare a ufo, vero?