L’artista che veste i panni del curatore non è certo una novità, ma rimane uno degli spazi di ricerca e libertà più interessanti nel panorama espositivo e museale contemporaneo. Un artista può prendersi libertà che un curatore non potrebbe neppure immaginare, cercare di sorprendere ignorando le cronologie, costruire tutto su una visione personale.
Il belga Luc Tuymans arriva così alla Fondazione Prada con Sanguine – Luc Tuymans on Baroque, progetto portato avanti in collaborazione con M HKA (Museo d’arte contemporanea di Anversa), KMSKA (Museo reale di belle arti di Anversa) e la città di Anversa, che ne hanno già ospitato precedenti incarnazioni.
Dopo il punto di vista di Thomas Demand sul tema del furto e dell’immagine, tocca alla superstar Tuymans parlare del barocco tra le mura della fondazione attraverso 800 opere di artisti che vanno da Caravaggio e Rubens fino a John Armleder e Bruce Nauman, forzando i limiti e le categorie della storiografia tradizionale, sovrapponendo visioni apparentemente e irrimediabilmente distanti.
In fondo chi meglio di un pittore che ha fatto dell’elusività e dell’anti-spettacolarità un tratto distintivo della sua poetica può prendersi queste libertà?
Written by Marco Scotti