Noi SUPER, il Festival Lento delle Periferie, lo abbiamo visto nascere: un progetto nato eroicamente dalla volontà ferrea di un gruppo di persone che abbiamo intervistato a più riprese (all’inizio, in fase embrionale, qui e poi qui), animate del proposito di cambiare il paradigma al tempo stesso denigratorio e vittimistico che domina il discorso sulle periferie. Un obbiettivo da raggiungere non semplicemente a botte di retorica e storytelling, ma con un faticoso, puntuale ascolto delle moltissime voci di persone che in periferia ci vivono, agiscono, costruiscono nuove prospettive. Hanno intercettato singole associazioni e reti intricatissime di attivisti, di istituzioni grandi e piccole, laboratori, spazi di elaborazione culturale, di coinvolgimento sociale, di aggregazione notturna e diurna, imprese di ogni genere, cittadini che hanno stretto forme di collaborazione inedita, e li hanno ascoltati con un’attenzione assolutamente fuori dal comune. Hanno vinto bandi, hanno continuato a elaborare progetti, e ora sono arrivati a un punto fondamentale: una grande festa urbana – una cosa che a noi di Zero non può che piacere immensamente – che inaugura il 12 ottobre alle 18.30 con uno spettacolo e naturalmente un dj set.
La festa metterà in scena sull’intero territorio urbano tutti i progetti attivati fino a ora:
–9091, è un’immersione sulla linea 90 91. Quattro fermate, una mappa, delle voci che si ascolteranno in cuffia durante il percorso, illustrazioni, performance, fotografie, talk e progetti per raccontare l’anima di un mezzo sempre vivo, sempre acceso che compie un cerchio perfetto a delimitare, simbolicamente, centro e periferia.
–#PopUp Public è un workshop di codesign su come trasformare una selezione di progetti di design in prodotti con licenza Creative Commons a servizio di chiunque voglia riprodurli nel mondo.
–Preferisco qui è una raccolta di storie, confluite in una mostra e in un pamphlet, e un talk, per capire meglio da chi e come è fatto il composito mondo del nuovo artigianato e quali relazioni instaura nei contesti in cui si insedia.
–Circolo Semi Milano è una piccola collezione di semi prodotti dagli orti urbani milanesi, raccolte di varietà antiche o specie care agli ortisti, confezionati in sacchetti con istruzioni per coltivarle.
–Cortili letterari è una serie di incontri con giovani autori letterari nei cortili dei quartieri, in collaborazione con biblioteche e associazioni di quartiere.
–Insider Milano è un progetto di narrazione collettiva attraverso la fotografia, dove il fotografo Filippo Romano ha insegnato agli abitanti come creare dei quaderni, libretti in copia unica fatti di foto, scrittura o semplici note e soprattutto testimonianze dell’abitare contemporaneo a Milano. I “book dummies” , i libretti in unica copia, saranno esposti alla lettura.
–Human Simphony – Urban Edition è un progetto che porta in scena il racconto di vita di cittadini, lavoratori, anziani, migranti che popolano le periferie di Milano, per creare una sinfonia che possa essere vista, ascoltata, replicata, riprodotta.
–Kabinett immaginaireè un’installazione partecipata, pensata per essere adattata a diversi contesti e spazi pubblici, urbani e non. Il Kabinett è uno studio di posa immaginario in cui due persone lavorano insieme per un tempo limitato sulla propria “città ideale”, spazio utopico dove configurare se stessi all’interno di un paesaggio.
–Super Mi 100: sono i 100 km che servono per comporre una circle line attorno a Milano. Un percorso da fare in bici per scoprire strade, paesaggi, paesi e territori. E’ necessaria la prenotazione e la partecipazione è gratuita
–Atlante periferico è un Atlante di spazi e luoghi “eccezionali”, per innovazione e sperimentazione di nuove pratiche di socialità, cultura, economia e lavoro. Gli autori presenteranno un Gioco di Carte e una Web App che, già durante la Festa, potrà essere utilizzata per scoprire, in forma itinerante e in prima persona, una città sorprendente e virtuosa.
–Internazionale Corazon è un progetto di arte pubblica sul tema dell’identità contemporanea e del meticciato condotto con gli studenti del Liceo Artistico Statale “Caravaggio” e un gruppo di giovani danzatori di balli tradizionali andini, i “Sambos de Corazon”, testimoniato da una serie di installazioni lungo via Padova.
La festa finale, il 14 sera, è all’Arizona 2000.
Written by Lucia Tozzi