Quando il tuo primo MPC è appartenuto a J Dilla, hai il destino segnato. Robert O’Bryant in arte Waajeed, talento mai spento di Detroit, è uno che la musica black, tutta la musica black, l’ha sempre avuta nel sangue.
Prima cimentandosi con hip hop e r&b come metà del duo Platinum Pied Pipers, poi fondando nel 2002 la Bling47, un’etichetta ispirata a Motown e Underground Resistance, sulla quale – giusto per fare un esempio – ha visto la luce anche il progetto Marvin VS WJK (dove WJK sta per Waajeed and the Jazz Kats) tutto ispirato a Marvin Gaye, infine passando per il trip hop con i Tiny Hearts.
Negli ultimi tempi è fissato con il dancefloor, tarlo sfociato nel lancio di una nuova etichetta, la Dirt Tech Records. E chissà ancora quante sfumature di black è pronto ad esplorare.
In consolle con lui il concittadino Dan Shake, a tutta techno, house and soul con il discepolo di Moodymann, primo artista “white” a entrare nella sua Mahogani Music.
Written by Leona