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Wed 23.01 2019

Teho Teardo

Where

Spazio Alfieri
Via dell\'Ulivo 6, 50122 Firenze

When

Wednesday 23 January 2019
H 21:00

How much

€ n.p.

Teho Teardo

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  • What If ...?

    Teho Teardo

  • Still Smiling

    Teho Teardo

  • Axolotl

    Teho Teardo

Courtesy of Spotify™

Un senso di continuità e allo stesso tempo di rottura nel tempo e nello spazio, come se “la ripetizione fosse l’unica via possibile per un cambiamento”. Quando uscì nel 2013, “Music for Wilder Mann” aveva in sé tanto la familiarità del suono legato all’immagine, aspetto peculiare per un compositore noto soprattutto per le sue colonne sonore, quanto l’inusualità per cui l’immagine non era più il cinema ma la fotografia. La familiarità di piccole cellule di suono che si ripetevano all’interno dell’album trasformando lentamente il risultato finale, l’inusualità come cifra stilistica di un musicista radicato nella sperimentazione.

Con oltre vent’anni di carriera e tante collaborazioni alle spalle (da Nurse with Wound a Blixa Bargeld), Teho Teardo non necessita di troppe presentazioni: uno di quei musicisti per cui non si può non accogliere con soddisfazione il fatto che sia diventato patrimonio di una larga fetta di pubblico grazie alla sua musica per il cinema, anche se si è legati al suo passato meno recente e più avventuroso (le produzioni dei 90 con Meathead e Here, ad esempio).

La ripetizione torna a essere trasformazione in questo live che riporta in vita “Music for Wilder Mann”, album ispirato ai mostri fotografati da Charles Fréger nel suo libro omonimo, che stasera verrà presentato per la prima volta nella forma in cui venne concepito: due violoncelli (Laura Bisceglia e Giovanna Famulari), una viola (Ambra Chiara Michelangeli), gli strumenti elettronici di Teho e le straordinarie fotografie di Fréger con le personificazioni dei nostri timori sotto forma di enormi animali selvaggi. Paure che si dissolveranno in una catarsi collettiva quando sul palco si materializzeranno 30 percussionisti a spaccarvi i timpani con piatti e gong.

Written by Chiara Colli