Suoni ancestrali. Suoni da terre lontane. L’essenza di Nicola Cruz, uno dei migliori producer del cosiddetto Andes step, una corrente di elettronica che si ispira alla musica, alle immagini e alle atmosfere tradizionali delle Ande.
Le musiche di Nicola Cruz hanno dentro il calore e la vicinanza caratteristica delle sue terre natie, ma allo stesso tempo la componente elettronica e il modellamento ritmico e melodico generano una sensazione di estraniamento. Il corpo si sente mosso da qualcosa di antico e sacrale, un rituale arcaico che richiama chiunque lo ascolti.
Il live a Milano sarà anche l’occasione per ascoltare il suo nuovo album, “Siku”. Un lavoro in cui l’esplorazione di Nicola Cruz si evolve verso nuove storie e nuove culture, con la collaborazione di tanti artisti internazionali.

Se potremo perderci in questi flussi sonori è anche grazie ai ragazzi del Giardino dei Visionari, un party che ha fatto della musica etnica e della live performance il suo punto focale. Ad aprire il concerto sarà infatti ETNA, motore e fondatore del progetto; il 22 febbraio uscirà il nuovo singolo “Annunaki”, edito da Crew Love (Soul Clap e Wolf+Lamb vi dicono qualcosa?), e la sera del concerto verrà suonato in preview. Il video ufficiale vedrà come protagonisti figure chiave della nightlife milanese ed ETNA vuole riprendere l’immaginario del film “Paris is Burning”, diventando una sorta di dance-off del voguing, stile di ballo molto espressivo e ipnotico, che spopolava a NYC tra le comunità gay e afro negli anni 70 e 80.
Dalle Ande ai sobborghi della Grande Mela il passo è breve se la colonna sonora è quell’elettronica giusta.