In vita sua John Colpitts avrebbe potuto pubblicare anche solo un album come Play What they Want e già in molti lo ricorderemmo per sempre. Basterebbero quei cinque pezzi in oscillazione tra groove fisici e circolari, improvvisazione iperesplorativa e allucinazioni melodiche per farci prendere atto che è possibile dire tutto in un unico disco. Ma è evidente che per dare forma a una suite/tour de force celestiale come “Twin Torches” assieme a sua maestà Laurie Anderson non puoi essere esattamente guidato dalla sola ispirazione dell’esordiente. Ci vuole la visione dell’esperienza.
Magari devi essere il batterista di una delle band più importanti uscite dall’underground newyorkese degli ultimi venti anni, devi avere un cv di tutto rispetto con collaborazioni insieme a uomini venuti dallo spazio e altri newyorkesi visionari almeno quanto te, e soprattutto devi avere abbastanza chiaro tanto il concetto di avanguardia quanto quello di DIY per continuare a diffondere il verbo psichedelico senza smettere di essere un pioniere. All’anagrafe John Colpitts, per gli amici Kid Millions, Man Forever è quindi anche il mitico batterista degli Oneida, formazione che dal vivo continua ad avere pochi rivali nel trasformare l’impatto fisico – potentissimo – dell’esperienza live in qualcosa di cerebrale e immanente.
Colpitts arriva a Milano per una serata speciale per gli amanti di avanguardia e psichedelia che lo vedrà alternarsi sul palco con un guru della scena underground di Chicago, il mitico Joshua Abrams, live in versione full band. Agitatore culturale fra avant jazz e freakerie varie, Abrams è attivo dai Novanta con vari progetti e collaborazioni, ma in particolare con gli sviaggi ambientali dei Natural Information Society. Doppietta cosmica (con lo zampino di Volume) per prepararci adeguatamente all’ingresso nella fase luminosa dell’anno.
Written by Chiara Colli