L’ultimo party di novembre di Threes & BUKA allo Striptease per me è stato una delle migliori feste del 2018. Dal live audio/video di Jerusalem In My Heart, tra musica mediorientale, sperimentazioni e accenni di cassa in 4/4, all’impetuoso set techno di Ron Morelli, tutto è stato perfetto. C’era quella libertà, quell’euforia, quella condivisione di sorrisi tra sconosciuti, e anche di scambi di liquidi, positiva: una congiunzione astrale e umana che è raro trovare. Stasera secondo me si ripeterà, e sono sicuro che non serviranno after perché mi divertirò già abbastanza fino alle 5.30.
Il main set di tre ore che ci porterà fino all’alba è nelle mani di Efdemin: poeta della techno e della deep mischiate col minimalismo tedesco, che i clubber più vissuti conosceranno dal bellissimo album “Chicago” uscito su Dial, e che nell’ultimo album “New Atlantis” fa sentire quanto il suo suono sia maturato. Un lavoro ispirato all’omonimo romanzo incompiuto di Francis Bacon: come i naufraghi protagonisti del libro, ci si perde da una ballata struggente a un “sole nero” techno.
Prima di lui la space opera “Escape From The Arkana Galaxy” dei 291outer Space: una saga interstellare in quattro atti caratterizzati da un approccio cinematografico in stile colonna sonora, la cifra stilistica che rievoca i trascorsi della band nel campo della musica applicata. Questo disco è uscito sulla label New Interplanetary Melodies di Simona Faraone, la cerimoniera di questo party che ha tutte le carte in regola per replicare quello di novembre.
Written by Zagor