«Hope is a dangerous thing for a woman like me to have, but I have it» – Lana Del Rey
«Nature is a haunted house but Art is a house that tries to be haunted» – Emily Dickinson
“Ballads of Living and Dying”, “Little Hells”, fino al recente “For My Crimes”: il fil rouge degli album di Marissa Nadler, cantautrice di base a Boston, è un folk stregato macchiato e maledetto da un black metal rallentato fino all’esaurimento. Le sue sono storie di patiboli, fantasmi. Ritratti e confessioni femminili, hanno il sapore di una soffitta, di una corda, di una trave. Tempi in cui si moriva di crepacuore. Non sono favole fuori dal tempo, sono espedienti per cogliere l’essenza del dolore, della paura, dell’ignoto. Missive suicide e lettere d’amore. Senza Instagram.
Posseduta, ossessionata dalla sua stessa musa, dalla stessa voce sinistra. Marissa Nadler è, allo stesso tempo, estremamente terrena: scandisce il quotidiano marziale con le note più alte che si possano immaginare, e ti fa prigioniero. Speranza e ossessione giocano come terribili gemelle, si separano, confondono, prendono per mano. Ti accompagnano per le canzoni, lunghi e freddi corridoi abbandonati, non sai quale guida ci sia in testa, è una sensazione perversa, ma alla fine si muore sia di ossessioni sia di speranze. Il fatto che sia piacevole questo viaggio è una forma di eutanasia. Per chi arriva alla fine c’è il premio di quelle vecchie case stregate, tanto zucchero filato. Per chi si perde, una danza eterna, una nenia incastrata tra consumate assi di legno, fiori, sottovesti. Solo un mucchietto di ossa e una crepa a forma di cuore. Con il giusto filtro il sepolcro perfetto da postare su Instagram.
VINCI CON ZERO
Zero, DNA Concerti e Circolo Ohibò ti mandano gratis al concerto di Marissa Nadler. Per partecipare, basta mandare una e-mail a contest@edizionizero.com specificando la città e l’evento di riferimento nell’oggetto e il proprio nome e cognome nel corpo dell’e-mail. I due vincitori saranno estratti tra tutti coloro che avranno partecipato entro il 19 settembre e saranno gli unici a ricevere una risposta via e-mail (si ricorda che per l’ingresso è obbligatoria la tessera Arci)
Written by Paolo Santoro