Dici contemporanea e Milano risponde presente. Anche la ventottesima edizione di Milano Musica giunge al termine, e la chiusura – ospitata da una location inedita e relativamente “pop”, il Franco Parenti – non poteva che focalizzarsi sulla figura di Luca Francesconi, la cui opera è stata sviscerata e ascoltata da punti di vista diversi in questi quasi due mesi di programmazione. Accanto al suo “Animus”, proposto nella versione originale per trombone e in una nuova veste per violoncello ed elettronica interpretata da Francesco Dillon, trova spazio nel programma anche “Endecasillabo” di Michele Tadini, eseguito da Pietro Pirelli all’arpa di luce (meglio nota al pubblico pop come arpa laser, vedi alla voce Jean Michel Jarre).
Un modo ancora una volta atipico di porre in comunicazione dimensione scenico-visiva ed esecuzione cameristica, una contaminazione estranea all’ortodossia che caratterizza solitamente gli ambienti della “musica colta”. Una chiusura… Coi fuochi d’artificio.
Written by Matteo Meda