Con il Festival di Sanremo tutta Italia ha scoperto chi è Achille Lauro. Se non bastava il successo trasversale di “Thoiry Remix”, con “Rolls Royce” il cantante di Vigne Nuove (quadrante nord est di Roma) è arrivato ufficialmente alle masse e alle vostre madri. Il pezzo sanremese però non solo ha presentato Lauro a un pubblico che ne ignorava l’esistenza, ma lo ha reso anche l’idolo di chi nella kermesse cerca il personaggio sopra le righe.
Semplicemente imitando il Vasco degli Ottanta, il “rapper” romano ha cesellato una hit che fra vent’anni avrà lo stesso status che oggi ha una “50 special” nelle serate di tutta Italia. Risparmiateci però i paragoni con David Bowie o i voli pindarici suggeriti dall’estetica estrosa di Lauro. La sua figura in fondo può essere “controversa” solo in un Paese come l’Italia, così come la sua musica, che non è altro che pop, magari con qualche inclinazione glam. Più onesto e più originale di altri, ma pur sempre pop.
Written by Livio Ghilardi