Le buone notizie arrivano sempre all’improvviso. Sei lì che ti barcameni fra i problemi, quando un raggio di luce ti illumina con la data unica in Italia dei Mercury Rev. Una luce quanto mai psichedelica e onirica. Fin dagli esordi infatti, il trio di Buffalo ha scelto un’estetica fondata su concetti chiave come sogno, viaggio e introspezione. Partendo dalle deflagrazioni low-fi noise di “Yerself Is Steam”, fino ad arrivare all’ultimo “Snowflake Midnight/Strange Attractor”, in cui anche l’elettronica entra a far parte dei loro trip. Tutto all’insegna di una qualità sonora e compositiva che trova eguali, nel panorama Usa, solo negli amici-rivali Flaming Lips.
Written by Matteo Quinzi