“Un momento per riflettere insieme sulle sfide e le prospettive in corso nella nostra società e cercare di migliorarla. Anche un Festival può fare la sua parte”, scrive Udo Enwereuzor, responsabile Migrazioni di COSPE, l’associazione che da 14 anni insieme a WeWorld organizza il Terra di Tutti Film Festival.
La spinta al cambiamento parte in questo caso dalle storie dei cosiddetti “invisibili”, persone, comunità e temi ai margini delle narrazioni mediatiche che rappresentano spesso il volto più reale dei problemi del pianeta.
Diritti umani, lotte ambientali, conflitti, migrazioni che dal 6 all’11 ottobre saranno al centro delle pellicole proiettate tra Vag61, Cinema Odeon, Cinema Tivoli e Cinema Lumiere, e in streaming su OpenDDB e terradituttifilmfestival.stream; 30 film da 22 paesi affiancati a talk, webinar e performance.
In programma anche una sessione di screening fotografici con 5 professionisti presentano i loro reportage dai fronti più caldi, dal muro del Messico di Fabio Bucciarelli, recente vincitore del World Press Photo, alle donne kirghize vittime di rapimento a scopo matrimoniale fotografate da Camilla Milani ai diritti dell’infanzia raccontati da Claudio Majorana fino a un racconto al femminile del lockdown Covid a cura del collettivo Pandemica.
Il giorno di inaugurazione è dedicato alle proteste del movimento #Blacklivesmatter con una serie di dialoghi e confronti a due dal titolo Fa’ la cosa giusta in Cappella Farnese; tra gli ospiti Igiaba Scego, Sandro Veronesi, Elly Schlein.
Molto attesa la performance Displacement diretta da Andreco il 9 ottobre alle h 16.30 in Piazza del Nettuno: un’azione collettiva sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, e in particolare i processi di desertificazione, innalzamento del livello del mare, eventi metereologici estremi e relativo riposizionamento di intere popolazioni.
E, ovviamente, i film, molti dei quali in anteprima: #387 di Madeleine Leroyer sul naufragio avvenuto nel 2015 a largo di Lampedusa; O Reflexo do Lago di Fernando Segtowick, storia di una comunità amazzonica che da decenni convive con la deforestazione del territorio; River Tales di Julie Schroell su una popolazione in Nicaragua che lotta contro la costruzione del canale che distruggerebbe l’intero territorio; The Milky Way di Luigi D’Alife, accompagnato dalle fotografie di Michele Lapini, sui migranti che di notte tentano di raggiungere la Francia; l’approfondita inchiesta di Benoit Bringer Food for Change che analizza e suscita una riflessione sull’importanza delle scelte di consumo alimentare nella lotta contro il cambiamento climatico e la difesa dell’ambiente.
Written by La Redazione