La complessità è un concetto che ci mette a disagio, facciamo estrema fatica ad accettarlo perché il suo processo, la sua distillazione, richiede molte energie. Fisiche e mentali.
Le motivazioni sono legate all’origine di questo termine che è estremamente intimo. Infatti è legato all’abbraccio, all’intreccio delle cose che da tante diventano una. E il lavoro di André Butzer, in mostra da Giò Marconi fino al 23 luglio in uno spazio punteggiato da pochissimi lavori, è una treccia complessa.
La serenità con cui è passato dai quasi monocromi neri, a soggetti coloratissimi e dagli occhi giganti, è affascinante. Racconta la calma di saper restare immersi nella ricerca. Un percorso apparentemente sconnesso si trasforma in una uniformità articolata, dove le sue figure dai lineamenti aperti, rendono tutto più accattivante.
Written by Annika Pettini