Una valle di lacrime, così finisce la mia versione di questa storia. Ammetto che anche il solo tornare a teatro, con il suo profumo speciale in sala, le poltroncine vellutate e il buio delicato, ha sicuramente contribuito al fiume emotivo che ha travolto la platea durante lo spettacolo La Casa degli Spiriti, al Teatro Franco Parenti. Nato da un testo di Isabelle Allende, sul palco trionfa la profondità della semplicità. Scenografia minima, tutto al vivo: musica, cambi abito. Gesti minuscoli e precisi, punteggiature in una narrazione incredibile. La performance di Silvia Giulia Mendola ha lasciato tutti senza parole (e immersi nei singhiozzi): lentamente ha preso il pubblico per mano gettandolo nella storia, nessuno era più seduto a teatro ma eravamo da qualche parte in Cile, partecipi di una grande e complicata famiglia, a lottare e soffrire con loro. La capacità di trasformare la fantasia in realtà, durissima e dolcissima, come la voce di Linda Messerklinger, accompagna tutto lo spettacolo.
Un lavoro corale che unisce tante sensibilità diverse, dalla scrittura dell’Allende alla capacità del regista e delle attrici di saper restituire, con un linguaggio diverso, tutto il carico emotivo e narrativo che caratterizza il lavoro della scrittrice.
Written by Annika Pettini