Nella fiaba c’è il bene e il male, il terrigno e l’esoterico, la realtà e il sogno, il sacro e il profano. A Bomarzo, nella Tuscia, dal Cinquecento c’è un luogo magico: un parco naturale e monumentale con sfingi, draghi e giganti. Un posto suggestivo chiamato “Sacro Bosco” o “Parco dei Mostri”: perché la percezione delle cose dipende anche da come le chiami.
Quando Venerus ha annunciato il singolo apripista del suo album di debutto “Magica Musica”, scoprire che si intitolasse “Ogni pensiero vola” – la frase incisa sull’orco, statua-simbolo del Parco dei Mostri – ha rappresentato la chiusura di un cerchio, perché l’artista milanese è certamente il più fiabesco e visionario fra quelli apparsi sulla scena cantautoriale italiana degli ultimi anni. Di certo fra i pochissimi che stanno riuscendo a piegare le regole del pop in funzione della propria arte, e non il contrario.
Written by Livio Ghilardi