C’è chi si fa bello per qualche “settimana” l’anno. E poi ci sono quelli belli (bellissimi) 365 giorni su 365, quelli che con la presenza quotidiana mantengono vigili e vitali le relazioni e le idee oltre i filtri di Instagram. Volume, in realtà, era già bello e grande quando è nato: un piccolo negozio di dischi e libri dedicato alla cultura indipendente, in periferia, appoggiato a uno spazio destinato in realtà ad aperitivi e cene, eppure con un catalogo ricco e ricercato, l’ambizione di inventare showcase e presentazioni anche se le coordinate spazio tempo non sembravano favorevoli. Col tempo è diventato qualcosa di più, un progetto azzardato che prende forma e va pure oltre le aspettative. Uno spazio che a Milano non c’era e che ha resistito alle avversità di una collocazione magari non troppo favorevole, a un’epoca dove l’oggetto disco e libro sembrava passata di moda, che ha fatto sempre più rete con realtà affini contribuendo a mantenere in vita un tessuto importante di relazioni e scambi, e che non ha mollato nonostante una pandemia (immaginiamo non senza sacrifici).
Due anni fa Volume festeggiava il suo terzo compleanno con un trasloco importante, da Città Studi a Isola, partendo da un legame già solido con le vicine di Spazio B**K e con il progetto, sempre più ambizioso, di “creare una barriera, un blocco di resistenza contro la gentrificazione del quartiere”. Un presidio culturale. Oggi torna la tradizione di una due giorni di musica e birrette che forse ha un valore simbolico ancora più importante di allora, dopo oltre un anno in cui tutto sembrava non potesse essere più lo stesso – e probabilmente così è, ma la necessità delle persone e di un territorio di avere proposte di ascolto, aggregazione e modalità di fruizione alternative alla cultura dominante è più tangibile che mai. Nella sua idea di festa sempre molto a misura d’uomo, Volume (e il suo cuore e mente Marco Monaci) alimentano quella rete sotterranea che vede il Circolo IAM tra gli spazi più importanti, in questo momento, per la ripresa della musica live anche underground e musicisti come BABAU, Everest Magma, Palazzi D’Oriente e il misterioso XY tra i nomi che portano avanti una ricerca sonora personale e laterale in città.
Sarà come sempre, anzi ancora più bello di sempre, festeggiare e ondeggiare con il frullato di digital folklore e post-exotica di BABAU e il cantautorato sgangherato di XY – entrambi usciti più o meno di recente con due album per le serie VOLUM E BOOTLEG (sì, perché Volume ha PURE un’etichetta) – e poi ritrovarsi ancora, il giorno dopo, in negozio con le selezioni a cura degli amici Everest Magma e Palazzi d’Oriente, le chiacchiere e le birrette (proprio come fosse di nuovo il 2019). Le “feste comandate” che ci piacciono.
PROGRAMMA
VENERDì 17 – CIRCOLO IAM H 21
BABAU + XY (live)
prenotazione obbligatoria QUI
SABATO 18 – VOLUME H 18
EVEREST MAGMA + PALAZZI D’ORIENTE (sonorizzazioni e birrette)
sin negozio si potrà entrare in 3/4 persone massimo, con mascherina.
Written by Chiara Colli