La parola ‘faenza’ ha una duplice valenza semantica, indica il toponimo Faenza, località famosa in tutto il mondo per la produzione ceramica, così come ceramiche a impasto poroso e colorato, dotate di rivestimento. Tali impasti possono essere a base argillosa o silicea (stone-paste) e avere un rivestimento vetroso trasparente (vetrina) o opaco (smalto). Le varianti degli impasti e dei rivestimenti hanno determinato nel corso dei secoli una grande pluralità di prodotti, di sviluppi tecnologici e di aree di diffusione.
Il Museo Civico Archeologico di Bologna e il Museo Internazionale della Ceramica in Faenza, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica di Bologna e la Bottega d’Arte Ceramica Gatti di Faenza, dedicano un focus tematico all’ambivalenza semantica di questa parola attraverso un percorso esemplificativo e diacronico che, partendo dalle faenze silicee dell’antico Egitto, definite faïence negli studi di settore, percorre gli sviluppi che di questo materiale ne fece il mondo islamico fino agli esiti rinascimentali in maiolica (faenza smaltata) e all’arte contemporanea di ambito faentino.
Written by LR