Sulla grande parete bianca di CorrainiMAMbo artbookshop sono esposti 9 disegni, tempera su carta, di Paul Cox, intitolati Le Paradis (détails): un’installazione che riflette la semplicità dei soggetti dipinti, primi piani di scene di ricordi felici, volutamente banali, che celebrano la bellezza del quotidiano. Queste opere non nascono da un pensiero o un’intenzione precedenti, sono lavori che procedono piuttosto intuitivamente e si definiscono nel momento in cui si fanno.
“Sono tornato recentemente a dipingere quadri figurativi senza una narrazione precisa, cose piuttosto banali, della mia vita, dei miei sogni, della mia infanzia, ma anche citazioni dalla storia della pittura o dei miei stessi quadri, in breve attingendo da una fonte potenzialmente infinita di soggetti, nella preoccupazione di avere la possibilità di continuare a fare quadri, prendendo in prestito il desiderio che spesso esprime Baselitz, e pensando a Guston o Hélion, dei quali comprendo il ritorno al figurativo, che sembrava loro più inesauribile dell’astratto.”
L’uso di righe e quadrettature invece non è nuovo all’artista: le ha usate spesso, con altri schemi, nei suoi libri, nelle illustrazioni, nei manifesti. “Sono attratto da sempre da una vasta famiglia di immagini o tecniche: la pittura che definisco “pittura disegnata” (ad esempio Munch, Van Gogh, Alechinsky…), il mosaico, la tessitura, il ricamo (ricordo di aver fatto chilometri di ricamo quando ero piccolo!), gli ikat, i merletti, i vecchi arazzi erosi.
Tanto che avrei voglia di continuare il lavoro in corso con i fili piuttosto che con le linee disegnate a pennello, alla ricerca dell’effetto osservato sul retro delle etichette ricamate.”
Questo modo di lavorare, la scelta dei primi piani, i contrasti, la sfocatura stessa data dalla quadrettatura del disegno, lo porta volutamente ad una figurazione che non si apre immediatamente ma rimane un po’ ambigua, non direttamente leggibile. “Mi interessa la possibilità di lasciare che gli strati inferiori emergano e creare così una vibrazione visiva, e apprezzo la relativa lentezza imposta dalla loro disposizione e il movimento che richiedono da me, che mi ricorda l’avanti e indietro dell’arco del mio violino.”
mostra a cura di Galleria Corraini
Orari di apertura ART CITY Bologna 2022:
- 10,11,12 maggio h 15-20
- 13,15 maggio h 10-20
- 14 maggio h 10-24
Orari di apertura:
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato e domenica 10.00 – 19.00
chiuso il lunedì
Written by LR