Essere sulla bocca di tutti – dove per tutti si intendono le nicchie d’ascolto ma pure i pareri “che contano”, come quelli di The Guardian, Wire e Pitchfork, per mantenerci su un profilo internazionale – è un merito relativo. Se questo viene però conquistato attraverso un’estetica contemporanea e un ricco bagaglio concettuale, la questione si fa un po’ diversa. Nella fattispecie Holly Herndon ha pubblicato per 4AD l’album, Platform, che dall’etichetta non ci si sarebbe mai aspettati e che in molti considerano tra i più “importanti” usciti finora quest’anno: pop ad alta definizione, Bjork se fosse nata nel 2015 e indagine sulla complessità del rapporto tra mondo digitale ed essere umano. James Ferraro ci provò a rendere interessanti i suoni di Skype, Holly ci riesce. Big up per lei e per S/V/N/ che chiude la stagione con l’artista che forse più di tutti ne incarna lo spirito. Pare che siamo nel 2015, lei l’ha codificato.
Written by Kyösti Våiniø