Dietro il progetto Snail Mail c’è la cantautrice e musicista americana Linsday Jordan che, da giovanissima e talentuosa cantautrice e dopo un primo EP nel 2016, pubblica due anni dopo il suo primo disco: “Lush”, uscito per la prestigiosa etichetta Matador. Il disco ebbe subito un grande successo sia per lo stile di scrittura preciso ed essenziale sia per il tipo di suono pulito, fresco e decisamente folk. Ma mentre nei sui testi incarnava la prospettiva del malessere adolescenziale e dell’arrancare per i sobborghi americani sognando di sfuggirne, Jordan è diventata una figura pubblica. Ha attirato orde di fan innescando una sovraesposizione mediatica che l’ha costretta a un percorso di riabilitazione.

Per fortuna nel 2022 arriva il secondo album “Valentine” in cui Lindsey racconta sottilmente i modi in cui la sua vita è cambiata. Racconta dell’amore in tutte le sue fasi, soprattutto quelle più dolorose, e anche il suono evolve assumendo uno spettro sonoro più ampio e pop. Il folk delicato e malinconico diventa oscuro con un uso diffuso di synth e parti orchestrali. Quello che rimane è la scrittura appassionata, acuta e fortemente emotiva, che si estende su una tavolozza di colori che
vanno oltre il canonico rosa e il consumato rosso: c’è il verde invidioso di vedere un vecchio amore con qualcun altro; il nero che attende di toccare il fondo; un fugace azzurro di una leggera beatitudine. Una storia così struggente e al tempo stesso così effimera è senza dubbio un buon motivo per addentrarsi nel mondo di Snail Mail. Fosse solo per la durata di un live.