Torna la festa più celebre ai Giardini della Triennale di Milano: Club Zero, dove le falangi creative più folli e più celebri dei quartieri calcano il palco.
Questa volta è Ortica a prendersi la scena. E anche se tutti sapete dov’è perché ormai la Balera e Tucidide e ora pure l’Ex-Serraglio si sono presi un posto d’onore nel racconto della città, ci teniamo comunque a dirvi che è quel quartiere a cui s’arriva superando un cavalcavia a Est, dove sorge il sole in direzione dell’Idroscalo sul coppo del Forlanini, appena prima che le linee ferroviarie si sfrangino in un’ogiva che pare un’isola ed eccolo là, il Quartiere Ortica: la leggenda popolar-creativa meneghina. Dove c’erano gli orti dell’Ortica ora c’è la Balera abbracciata dal fianco del cavalcavia che verdeggia tra una turbolenta piroetta di swing, un tiro maestro di bocce, una bestemmia e un ossobuco. Qui i muri ti squadrano: sono la Vanoni, Jannacci, Gaber, Svampa, militanti e combattenti politici come la Garofalo e poi Marx affiancato a un Cristone battagliero. All’Ortica si faceva politica perché c’erano le bande di banditi e le fabbriche e ora si lavorano linee metalliche di una elettronica melmosa e strisciante, che tintinna nelle viscere del cemento e accelera furiosamente nelle serate della techno stridente all’ex-Serraglio, finché il sole non cola come mercurio affacciandosi al cavalcavia. È il perno artistico di Tucidide, l’alcova di producer, dj, artisti, rapper, trapper, comiche e comici e autori e autrici e scrittrici e scrittori che spostano continuamente l’agiografia della cultura meneghina con rime, linee, battute e script che rimbalzano altrove, ovunque.
È quell’Ortica che quando punge fa un prurito piacevolissimo e a tratti perverso, è l’agiografia culturale.
Ma andiamo alla serata. Per Ortica non poteva non esserci la Balera: quel turbinio swing e roteante che scivola sulle piste come l’argento vivo tra bottiglioni di vino e risotti e cotolette, e allora una danza con i resident delle eminenze nostalgiche da dopolavoristi, tanto per cominciare. Negli stessi termini, a rappresentazione dell’Ortica Tucididiana legata a doppio filo alla Balera e alla cultura tout court, Giada Biaggi calcherà il palco tra i fantasmi delle daddy issues delle figure intellettuali che passarono per uomini: Freud, Marx, Lacan (pronunciatela mi raccomando con quella desinenza molle e strascicata recalcatiana) con una dose eccitantissima da palinsesto Mediaset 2000 ma mediato dal registro confessionale di Sylvia Plath e da un cinismo solleticante in stile Solanas ma meno evirante, ecco. A seguire una Lilly Meraviglia che racconta storie canticchiando, con una narrazione verdognola e tagliente e piroettante da un lato all’altro del palco. Poi fumi e scintille nel live set di Attar: una performance scivolosa come un sogno, un plasma sintetico che ribolle in percussioni rocciose di drum machine, una infilata electronic dal sapore derridiano che si dice Deconstructed club music, che ve lo raccontiamo così, come se doveste ballare fatti a pezzi. In chiusa sul main stage, di nuovo dall’alcova di Tucidide ci sarà la “mosca bianca” del quartiere a sfondare il palco con linee introflesse e scure come il petrolio struggente dell’animo: TMT a botte adrenaliniche con rime e barre dai ritmi cardiopatici che annegano nel grime delle melme paludose della città, dove bisogna essere acuminati per ritagliarsi un litorale d’identità. Un monologo allucinatorio che precede l’ultima botta afasica ed energica da polverone elettronico con EASY!EASY!, che chiuderanno la serata.
Insomma: è l’Ortica che continua da anni a prendersi la città come i cretti aperti dalle erbacce, è l’Ortica che spinge, l’Ortica che milita nel fronte culturale, musicale, creativo, l’Ortica che quando punge fa un prurito piacevolissimo, e a tratti perverso: è l’Ortica che abbiamo sul palco.
Benvenuti a Ortica:
- Dalle 20:30 in Giardino
Fritto FM – Dj set - Sul palco
Balera dell’Ortica – il classico swing da sorriso
Giada Biaggi – stand up & daddy issues
Lilly Meraviglia – live performance
Attar – live set
TMT – live performance
EASY!EASY! – Hybrid set
Written by Piergiorgio Caserini