Qualche anno fa, Tove Lo cantava di notti in bianco e risvegli in hangover sui synth cupi e taglienti di “Habits (Stay High)“. Ora, sulle stesse basi movimentate, confida i suoi timori coniugali e si chiede se voglia davvero avere dei figli. È vero, i temi sembrano diametralmente opposti. Eppure da “Disco Tits” a “Suburbia” non ha mai smesso di raccontarsi senza filtri. Il suo ultimo disco è il meno esplicito, ma il più onesto.
Definita come l’esportazione più oscura del pop svedese, la sua musica si articola disinibita e provocatoria tra liriche confessionali e sonorità grunge. Nelle sue ultime uscite rivendica il lato più morbido della sua femminilità mantenendo il tono autobiografico e le atmosfere dance che l’hanno sempre contraddistinta.
Non vediamo l’ora di sudare in mezzo alla folla sotto palco, sui suoi brani seducenti.
Written by Aurora Ruggeri