A Lodi, dopo diversi anni, riemerge tutta una scena artistica e performativa distribuita sul territorio, altrimenti nascosta come il particolato pesante nella nebbia. Dalle nebbie lodigiane escono fuori i suoi abitanti e i suoi performer, con quel brutalismo naive dell’esistenzialismo lodigiano: sabato 30 dalle 18:30 alle 24:00 alla Chiesa di Santa Chiara Nuova di Lodi ci sarà BORDA – una saga performativa, a cura di Roberto Alfano, Luca Boffi, Edoardo Caimi e Piergiorgio Caserini. Ma cos’è la Borda?
«Hear me Madre: nella nebbia dov’anche le lunghe e soleggiate pianure s’acquattano, in quella stessa lattigine brumosa che ovatta le dimensioni tutte, io rifuggo il mondo del così com’è.» Così a quanto pare dicono da Lodi.
La Borda è una figura delle pianure che appartiene alle storie della buonanotte, ai terrori dell’infanzia e alle avvisaglie degli adulti. Si tratta insomma di una vecchia signora (o alle volte una giovane velata) che contribuisce, anzi: è colpevole della perdita degli sprovveduti, degli ingenui, che s’azzardano a passeggiare nella nebbia. «Hear me Madre: nella nebbia dov’anche le lunghe e soleggiate pianure s’acquattano, in quella stessa lattigine brumosa che ovatta le dimensioni tutte, io rifuggo il mondo del così com’è.» Così dicono da Lodi.
A partire da queste suggestioni di totale smarrimento, che deve piacere parecchio ai lodigiani, visto che li si trova pressoché ovunque ma mai a Lodi, ecco che l’evento omonimo della figura mostruosa è definita come una saga performativa: un racconto del territorio e delle sue figurazioni poetiche costruito nel succedersi ininterrotto (per ben due ore e mezza) di performance e installazioni negli spazi della Chiesa sconsacrata di Santa Chiara Nuova a Lodi. L’evento sarà un percorso ad anello, una narrazione corale che coniuga il lavoro di nove, tra artiste e artisti, collettivi e musicisti: SAUZER, Riccardo La Foresta, Lorenzo Lunghi, Cult of Magic, Alberto Braida (che suonerà un organo del 1770), DEM e Marsala.
L’idea che sottende BORDA è quella di mettere assieme i cocci di una scena espressiva che trova i suoi fondamenti tematici e stilistici nella storia del territorio, attraverso le suggestioni più o meno note del paesaggio e della provincia subrurale, ricca di letame e sporca di particolato, terra antropica per eccellenza e dagli orizzonti sbaraglianti.
PROGRAMMA
18:30 SAUZER, Installazione e performance: Mamme
18:45 ALBERTO BRAIDA, Concerto d’organo, per pianure
19:15 GIADA VAILATI (CULT OF MAGIC), Performance: La Madre Folle
19:45 RICCARDO LA FORESTA, Installazione e performance: TTT
20:00 LORENZO LUNGHI, Performance: L’Antennista
20:15 DEM e MARSALA, Performance: La danza del grano e della falce
20:45 SAUZER, Performance e rinfresco: Eucaristia del Salame
A finire, dalle 21:30 il dj set nel chiostro della chiesa con gli Addamarea, leve incognite e fangose del post rave da golena.
Il tutto è prodotto da una nuova associazione dedita alla cultura contemporanea territoriale, Argine, e inserita nella nuova rassegna artistica lodigiana di Platea, Art Baséll (che in dialetto significa scalino).
Written by Giacomo Prudenzio