Studio scenico per un radiodramma in versi di Sylvia Plath con Sara Bertolucci, Riccardo F. Scuccimarra.
Una sola identità femminile sulla scena si muove tra tre destini possibili di madre, accompagnata dal disegno sonoro dal vivo della chitarra elettrica, che dialoga con le voci in un concerto-spettacolo di grande forza viscerale. Sono i destini di tre donne, concepite da Sylvia Plath nel suo radiodramma dedicato alla maternità. La prima voce è quella di una donna che ha un figlio: una storia apparentemente più felice, naturale e semplice, in cui si insinuano sottili paure. La seconda è quella di un’impiegata in attesa del figlio, che però perde traumaticamente durante la gravidanza: il ritorno a casa e il rifugio nel lavoro non rimarginano la ferita e il senso di impotenza. La terza, infine, è quella di una studentessa che rifiuta l’idea stessa di maternità, decide di portare a termine la gravidanza per poi abbandonarne il neonato.
ORARI: sabato 17 febbraio, ore 20 | domenica 18 febbraio, ore 17
Written by LR