I Wolf Eyes sono una delle realtà più aggressive e meglio conservate dell’America anni Zero. Non è difficile immaginarli a spasso per i quartieri abbandonati della loro Detroit, i giubbotti di pelle che sfrigolano contro i sedili delle moto e fendono le cortine di smog delle industrie dismesse.
Nella loro carriera i buzzurri del Michigan hanno mischiato attitudine slacker e credo DIY per dare vita all’estetica più riconoscibile del noise americano, un pastone di trucioli e chiodi arrugginiti, droghe andate a male e tumefazioni da risse nella polvere. La mole discografica che hanno partorito in oltre tre lustri di attività si divide equamente fra industrial oltranzista, noise sporcato all’inverosimile, mantra psichedelici da bad trip istantaneo.
Arrivano a Napoli ospiti di AKHET, accompagnati dalle performance di altri due progetti partenopei: Aspec(t) (SEC_ e Mario Gabola) e Radford Electronics (Aaron Rumore e Guido Marziale)
Written by Giovanni Bitetto