Recuperare il rapporto con lo spazio urbano alla fine dell’estate o (peggio) di una vacanza non è semplice. Dal 1997, a facilitare il ricongiungimento, a Bologna c’è Danza Urbana, festival che trasforma parchi e giardini, strade, piazze e monumenti, in altrettanti palcoscenici con eventi performativi che si inseriscono nel flusso della città e ci interrogano sul presente. Al centro del programma, da mercoledì 4 a domenica 8 settembre, c’è quindi il paesaggio e la relazione attiva con i luoghi affidati ai talenti emergenti della nuova danza d’autore e della coreografia italiana ed internazionale.
Ad aprire il cartellone quest’anno ci sarà Virgilio Sieni con Sleep in the car (mercoledì 4 e sabato 7 settembre in diversi luoghi della città), riflessione sulle nuove povertà, ma anche sulla velocità disumanizzante del contemporaneo, con il sonno come dimensione intima da riconquistare. Altro grande nome presente è quello di Roberto Olivan, sabato 7 settembre nel Cortile dell’Istituto Parri, con la prima assoluta El Resto del Naufragio in collaborazione con Pino Basile, che cura le musiche originali mescolando e reinterpretando in chiave contemporanea Tarantella e musica tradizionale cubana.
Tra gli spettacoli di punta segnaliamo, inoltre, ATMOSFEROLOGIA – VEDUTA > Bologna del gruppo mk (domenica 8 settembre in Sala Farnese a Palazzo D’Accursio), riallestimento della performance dedicata alla città e alla visione prospettica dello spazio urbano che debuttò nel 2016 proprio in occasione di Danza Urbana.
In programma anche due prime nazionali, giovedì 5 settembre: in Piazza Liber Paradisus l’installazione-performance Stiamo lavorando per voi (versione per lo spazio pubblico) di Claudio Larena, singolare simulazione di un cantiere, e a Villa Angeletti Metamorphosis 2.0 di Yeinner Chicas, che affronta il tema della necessaria evoluzione e del cambiamento come risposta adattativa all’ambiente.
Tra i temi che emergono, invece, c’è quello dell’identità: così in OLTRE(il)CANONE – No1 di Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni in programma venerdì 6 settembre nell’ex Chiesa di San Mattia, un’azione coreografica e sonora che indaga l’ambito della composizione musicale in una prospettiva di genere, e i due spettacoli di Àngel Duran, Clinch (mercoledì 4 settembre) che decostruisce la mascolinità tossica contemporanea, e The beauty of it (giovedì 5 settembre) guarda alle teorie junghiane sulla dualità tra mente conscia e inconscia e sull’intreccio inestricabile tra realtà e sogno.
Il festival chiude domenica 8 settembre nell’Ex Chiesa di San Mattia con un’altra danzatrice storica, Paola Bianchi, che presenta […]KZ: uno spettacolo sulla memoria (KZ è contrazione di Konzentrationslager) nato a partire dall’ascolto delle audiocassette e dalla lettura della tesi di laurea di Fiorella Rodella, che negli anni ‘90 intervistò oltre 50 deportati politici sopravvissuti al campo di concentramento.
In programma, inoltre, le creazioni vincitrici di DANCESCAPES, progetto che supporta la creazione di opere di danza urbana, e di Danza Urbana XL 2024 – azione del Network Anticorpi XL, che promuove le nuove generazioni di danzatori e danzatrici.
Written by LR