Sabato 28 e domenica 29 settembre riapre Atelier Sì – hub di sperimentazione artistica e culturale in via San Vitale 69 a Bologna – inaugurando la sua undicesima programmazione pluriartistica con un opening che punta sul potere dell’immaginazione. Attraverso il linguaggio teatrale e quello cinematografico, Ateliersi coinvolge il pubblico nella visione di un futuro in cui sono state superate alcune delle crisi che oggi compromettono la permanenza della vita sulla Terra, tema centrale della nuova produzione di Ateliersi We did it! che debutterà proprio in quest’occasione.
Ogni nuova stagione per il collettivo Ateliersi è un’occasione di approfondimento del pensiero sul proprio fare, che nel 24/25 si svilupperà lungo un programma intitolato Le congiunzioni avversative a partire dall’idea che “a volte un’affermazione sembra essere conclusiva, tuttavia se ne può sempre congiungere un’altra che apre a nuove possibilità” perché – si legge nell’editoriale che presenta la programmazione – “Ateliersi ama le affermazioni, ma si inoltra al di là dei punti a capo che le vorrebbero blindare.” “L’Atelier Sì” prosegue il testo, accumulando parti del discorso che uniscono e riaprono “è il luogo per frequentare gli estremi, però spinge l’esperienza oltre l’autodefinizione, così che il discorso resti aperto. Il volere del potere minaccia il poter volere, ciò nonostante, sappiamo che l’immaginazione è in grado di esercitare un contropotere. Viviamo sull’orlo, eppure danziamo”.
Sabato 28 settembre alle 18.00 sarà proiettato il film Terra in vista di Giulia Angrisani e Mattia Petullà, alle 20.00 il pubblico potrà assistere al nuovo spettacolo teatrale di Ateliersi We did it! seguito dall’incontro La libertà nella creazione: risonanze e possibilità immaginative, con gli autori delle opere coordinati da Alessandro Rossi del duo Rossi/Mellara (Mammut Film). Domenica 29 settembre alle 20.00 è in programma una seconda replica di We did it!
We did it!, la nuova opera di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, gioca sulle interferenze tra fatti realmente accaduti, possibilità attuabili ed esperienze finora solo concepibili, per sgretolare il Paradigma TINA (There Is No Alternative) condividendo scenari in cui le persone hanno sviluppato relazioni più armoniche tra loro e con le altre entità che vivono sul pianeta.
Un documentario ipotetico e un esperimento di sostenibilità e di accessibilità teatrale che viaggia su un furgone 100% elettrico e debutta durante l’Opening del Sì 2024/25 nell’ambito di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile nella formula en plein air, che vede il veicolo convertirsi in un palco autoalimentato ad energia solare installato nel suggestivo ambiente dell’ Arena Orfeonica di Broccaindosso, adiacente all’Atelier Sì.
Nel tempo futuro di We did it!, infatti, le metropoli sono più vivibili, gli antichi insediamenti hanno ripreso vita, le coltivazioni e gli allevamenti intensivi sono stati ripensati a favore di centri di produzione più diffusi e sostenibili. Connettendosi a un’antica tradizione, Ateliersi rinnova così l’antica tradizione del teatro viaggiante proponendo un’esperienza scenica che travalica i confini del tempo lineare e si apre a molteplici risonanze e possibilità immaginative.
Written by LR