Una Pangea emblematica, culturale e moderna, lungo quella che oggi è, probabilmente, l’unica direttrice (oltre alle navi cargo, gli aerei e la finanza) con il potere di far convergere percorsi, tradizioni e orizzonti diversi in un flusso di idee eterogeneo eppure armonico, in sinergia e apertura tanto con il proprio territorio quanto con terre lontane nel mondo. Quella direttrice costantemente aperta alla trasformazione e alla contaminazione è la musica, e gli esseri umani folli in questione sono i dieci musicisti che compongono gli Addict Ameba, collettivo milanese con cuore e orecchie spalancate verso le musiche dal mondo, ma pure un’intensa attività sul territorio di appartenenza (fisica), Casoretto, nella zona nord-est di Milano.
Un’attività legata anche al DNA eterogeneo del gruppo, con musicisti provenienti da esperienze diverse, dalla band milanese di jazz e psichedelia astrale Al Doum & The Faryds alle serate Maskenada e Carte Blanche, fino alle sonorità black e world ospitate dal Biko e la collaborazione con veri tambores latini. Dopo qualche anno di attività e di live (tra cui un set coloratissimo e festante a ZUMA qualche anno fa), il groove irresistibile degli Addict Ameba ha preso forma nel primo album, uscito sulla beneamata Black Sweat Records, programmaticamente intitolato “Panamor”: un neologismo che testimonia l’unione profonda tra esseri viventi in un mondo sempre più diviso.
Oggi la festa continua per Botellon Milano, con l’ultima edizione del 2024. Sul palco di Piazza Leonardo Da Vinci, insieme agli Addict Ameba, anche i Polianimali in versione dj set fino all’1 di notte. Poi la festa si sposterà al DKR in via Merano 18 per l’after party con Discosizer.
Written by Chiara Colli