Degli spazi e delle loro riconfigurazioni studiò a lungo Foucault. C’è una categoria, in particolare, che si adatta al Lingotto di Torino nei giorni in cui ClubToClub lo riempie. Eterotopia: un luogo che ha il potere di sovrapporre degli spazi tra loro apparentemente incompatibili. Nell’hangar, Fiat non costruisce più automobili, ma da qui parte un’altra corsa, verso nuove forme d’arte: spericolati esperimenti sonori demoliscono i confini tra il sacro e il profano. Se Marinetti individuò il Lingotto come la prima espressione architettonica futurista, non sorprende possieda le condizioni perfette per un festival che celebra l’avanguardia. La velocità è preghiera. E dio non è morto, lo dimostra la line-up della prossima edizione: Living with the Gods. Dean Blunt, Arca, Darkside, Kode9, A.G. Cook., Bicep, Sega Bodega, Nala Shinepro. È tutto vero: tra progetti universalmente celebrati e nuove prospettive rivoluzionarie, ogni performance è un rito totalizzante, in un tempio post-industriale. Sembra un’assurdità: l’effimero del clubbing diventa eterno. In quell’istante, solo echi di un passato che non ci appartiene più e di un futuro che non conosciamo ancora. E ballando, viviamo con gli dei, ci sentiamo immortali.
Written by Aurora Ruggeri