Il mondo, la storia e il tempo, sono pieni di dialoghi silenziosi. Di sensibilità che si rimandano e che si amplificano, senza saperlo in modo diretto. Magari messe in atto da persone che non si sono mai e non si incontreranno mai ma che, nonostante questo, portano in superficie forme di un sentire condiviso. La cosa affascinante è quando, a posteriori, qualcuno racconta questo dialogo silenzioso rendendolo esplicito. Metterlo in mostra vuol dire assumersi la responsabilità di una storia e, in questo caso, lo hanno fatto Marta Papini a Maurizio Cattelan con i lavori di Birgit Jürgenssen e Cinzia Ruggeri. Artista una e designer l’altra, hanno affrontato forme di un vivere, molto femminile, ma con una potenza sincera, colorata e a tratti ironica. Figure che hanno reato vere e proprie icone visive e emotive e che oggi, negli spazi di ICA Milano, si trovano a dialogare come se quei sussurri fossero sempre stati lì. Percorsi e ricerche legate in modo indissolubile al mondo e alla condizione della donna che però non urlano rabbia ma esplodono uno sguardo altro.
Written by LR