Ricomporre i pezzi di un racconto significa creare un’alternativa alle storie date. C’è sempre un elemento che permette di riflettere sulla storia e di percepirla da una prospettiva inaspettata. In occasione di ART CITY 2025, l’artista presenta per la prima volta, Tremendous gap between you and me, un’installazione site-specific all’interno di Porta Castiglione. Il varco appare traboccante di grossi pezzi di macerie e assomiglia a una rovina che espelle il suo contenuto – come se stesse rifiutando la facciata che un tempo serviva a definire la sua esistenza. Le rovine si intrecciano con la storia delle Porte di Bologna, ricordando anche la devastazione lasciata dall’alluvione dell’ottobre 2024. Qui il passato visionario è presente; la sensibilità contemporanea deve accoglierlo piuttosto che tentare di cancellarlo. All’interno delle macerie si trova un’installazione sonora, un’intensa esperienza canora composta per riflettere sul canto di Hildegard, basata su una poesia scritta dall’artista. Il cumulo indistinto di rovine porta con sé un senso di possibilità di nuova vita che emerge dalle ceneri, come a chiedere: da questa fine può nascere un nuovo inizio? La distanza su cui insiste l’artista nella poesia non è solo quella tra gli esseri umani, ma anche tra le entità non umane, evidenziando l’abisso tra gli esseri viventi che condividono le catastrofi del tempo presente. Il canto si decostruisce, si spegne gradualmente ogni volta che lo sentiamo sotto le macerie, fino a trasformarsi in un rumore indistinto, per poi riprendere. Nell’insieme, il brano è quasi un requiem per la distruzione, un invito a riconoscere ciò che è già avvenuto, così da rendere possibile la ricostruzione.
Written by LR