Il settimo appuntamento di BfP ospita il danzatore e coreografo libanese, nonché fondatore del Beirut Physical Lab, Bassam Abou Diab, con una performance che ripercorre il movimento della Primavera araba, studiandone i gesti e rielaborandoli per una danza ribelle contro l’autorità. A seguire, un momento collettivo di improvvisazione audiovisiva con artist3 della scena bolognese che sostengono la causa (Suono: Gaio Ariani + Ali Belazi, Alberto Brutti + Milena Punzi, James Jonathan Clancy + Ludovica Manzo, Andrea Geremia + Leonardo Vita, Valerio Maiolo + Edoardo Marraffa Video: Ciuli + Umberto Saraceni (live), Tommaso Paris, Laura Accardo, Maria Giovanna Sodero, Eleonora Mattozzi, Stefania Carbonara, Lele Marcojanni e altr3 TBA)
Fino al 23 marzo DAS ospita il progetto installativo di Mai Mai Mai che, ispirandosi al teatro delle ombre dell’Impero Ottomano, racconta la Palestina attraverso suoni registrati tra Betlemme e Ramallah (Wonder Cabinet, Radio Alhara, Radio Atheer Studio con a Julmud, insieme ad altri provenienti da Sound Archive of the Popular Art Center).
Ingresso con tessera Arci e donazione libera (porta i contanti!)
I fondi raccolti durante la serata andranno al progetto HeART of GAZA che aiuta la comunità di famiglie a Gaza attraverso una mostra di disegni di bambini e al Beirut Physical Lab che realizza programmi di sostegno per artisti emergenti a Beirut.
Questo BfP è una collaborazione tra DAS, Grabinski Point, Arci Bologna e Watermelon Friends Italia.
>>> Bassam Abou Diab tornerà a DAS, domenica 23 marzo, per il laboratorio di Dabke alle 15 alle 18 insieme alla mostra HeART of Gaza.
Written by LR