Da quanto tempo ci aspettiamo un guizzo creativo da parte degli Infected Mushroom? I più intransigenti diranno addirittura dal 2007, anno di uscita dell’ibrido “Vicious Delicious”, riuscito solo a metà. Più probabilmente invece è dal 2009, quando con “The Legend of the Black Shawarma” il duo israeliano chiudeva la decade un po’ in affanno all’insegna di un crossover posticcio tra la folgore rave del passato e il rock sotto steroidi dei piani alti delle classifiche alternative. Anche le insipide compilation coadiuvate da vecchi amici e nuovi adepti (Friends on Mushrooms 1 e 2) e quello che è poco più di un gettone di presenza nel disco della diva Lady Gaga (come produttori del brano “Aura”, finito anche nella colonna sonora del film Machete Kills) non hanno contribuito a rimettere i padrini della psychedelic-trance al centro del dibattito elettronico contemporaneo. Insomma, forse l’effetto dei funghetti è svanito ma l’autorevolezza di Amit “Duvdev” Duvdevani e Erez Eisen dietro alla consolle non è messa in discussione e, una volta entrati nel vortice di bpm, quando partiranno a cannone classiconi tratti da dischi di culto come “The Gathering” o “IM The Supervisor” avremo ancora voglia di consumarci le suole.