Ad could not be loaded.

Thu 27.11 2025 – Tue 10.03 2026

Nicola Samorì: Classical Collapse

Where

Pinacoteca Ambrosiana
Piazza Pio XI 2, Milano

When

Thursday 27 November 2025 – Tuesday 10 March 2026

How much

Mostra inclusa nel biglietto cumulativo Pinacoteca + Cripta €20

Contacts

Sito web

La Pinacoteca Ambrosiana è, come giustamente ci ricordano anche loro, il museo più antico di Milano. Al suo interno sono raccolti dei veri e propri capolavori – quelli che si studiano sui libri di storia dell’arte dalle elementari alle superiori, per intenderci. Uno di quei posti che troppo spesso chi abita a Milano – ovvero chi ci si è trasferito per lavoro o per studio e ne ha fatto la sua casa – non ha mai visitato perché pensa di sapere già tutto. E finisce spesso per perdersi l’anima fondante di questa città, con la sua storia e le sue architetture più antiche, eleganti e custodi di un modo di vivere, pensare e creare, che connotano Milano. Queste sarebbero già di per sé ragioni  sufficienti per andare a visitare la Pinacoteca Ambrosiana ma, fino all’10 marzo, si aggiunge una nota di grande valore: la mostra Classical Collapse di Nicola Samorì.
Affermato artista italiano contemporaneo, lavora su una soglia sorprendente tra classico e contemporaneo, andando a creare dei lavori che si aggrappano a un’estetica che ci risuona dentro ma che si slanciano verso uno sconosciuto da scoprire. Vere e proprie visioni che muovono fascino e decadenza e che nascono dalla storia ma crescono e si evolvono nei riverberi del presente. La presenza delle sue opere all’interno del percorso espositivo della Pinacoteca Ambrosiana, fa esplodere e risaltare ogni cosa.
Attraverso le opere di Samorì, accostate a numerosi capolavori selezionati dalle collezioni, Classical Collapse mette in scena un intenso corpo a corpo tra la storia dell’arte e le sue riscritture, in un dialogo in cui il tempo cessa di essere confine e cornice, aprendo crepe che ne compromettono costantemente la leggibilità. L’arte cosiddetta classica e la sua continua metamorfosi sono al centro di questa doppia mostra che, pur articolandosi in due spazi distinti, è concepita all’interno di un progetto unitario guidato dalle stesse idee di base.
Un lavoro di grandissime dimensioni di Samorì dal titolo La Scala, si affianca al cartone preparatorio di Raffaello della Scuola di Atene conservato nella Pinacoteca, creando un contrappunto di figure che si sgretolano su una grande e infinita scalinata. Perdono i confini e sembrano crollare su loro stesse, figlie del nostro presente che, a differenza dei grandi valori esaltati nella Scuola di Atene, ha perso sé stesso e non è in grado di trovarsi.
Altrettanto magnifiche le sculture in legno di pioppo che attraversano le navate della cappella ipogea che si dischiude sotto la Pinacoteca e che rappresenta, letteralmente, il vero cuore di Milano. Qui svettano le figure di Samorì, accennate ma senza bisogno di aggiungere altro.
La mostra si compone di altri dialoghi, opere che si manifestano come simboli che risvegliano, in un solo sguardo, un sapere profondo con cui siamo chiamati a confrontarci oggi; non qualcosa che appartiene al passato ma come spunto che ci pone domande silenziose e necessarie.

La mostra è un’operazione culturale unitaria che unisce la Pinacoteca Ambrosiana e il Museo e Real Bosco di Capodimonte: due città e due istituzioni museali dalla storia e dalle identità profondamente distinte si uniscono in un unico progetto congiunto, pensato fin dall’origine per essere declinato in due luoghi tra loro e in dialogo.
Curata da Demetrio PaparoniAlberto Rocca (Direttore della Pinacoteca Ambrosiana.) ed Eike Schmidt (Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte), questa esposizione – Pinacoteca Ambrosiana dal 28 novembre 2025 al 10 marzo 2026 e al Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 29 novembre 2025 al 1 marzo 2026 – si configura come un ponte tra Nord e Sud, tra antico e contemporaneo, tra il passato della grande tradizione pittorica e plastica e la sua reinvenzione nel presente.

Written by Annika Pettini