Uova, carne di maiale, pangrattato, sale, pepe, salsa Worchester e olio per friggere. Questi più o meno gli ingredienti base dello scotch egg (o “uovo scozzese”), sostanzialmente un uovo semisodo avvolto in carne di maiale fritta, alla faccia di chi sostiene che oltremanica si mangi solo di merda. Mi son sempre chiesto perché il maestro Shigeru, giapponese di Brighton espiantato a Berlino, abbia deciso di chiamarsi come l’equivalente salato di un Tronky, sebbene i suoi deliri chiptune sembrino più croccanti nel loro interno grindcore che sulla spesso morbidissima scorza melodica 8bit (capace di sfociare nella musica da camera). Sta di fatto che forse la migliore descrizione della sua inetichettabile produzione se l’è data da solo, raccontando l’ultimo lavoro su Load Records (programmaticamente etichetta dei Lightning Bolt) come l’eredità di «jazz tradizionale, gabber dell’era Earache e alcune delle migliori suonerie per cellulari». Insomma, neanche lui sembra avere le idee chiarissime ma, visti i risultati, forse è meglio così. A complicare ulteriormente le cose, e a onorare la tradizione metal del Lo-Fi, ci saranno le ineccepibili cavalcate chipdoom di Arottenbit (fonico del locale) e l’8blackbit di Pira666 – che, per gli appassionati di fumetti, è il Dr. Pira.
Andrea Pagano
IL LATO VIOLENTO DELLA CHIPTUNE
Molti associano la chiptune e il mondo 8 bit ad allegre musichette e a motivetti orecchiabili. Esiste però un lato della scena micromusicale che ha preso in contropiede questa tendenza, trasformando le vecchie console in strumenti musicali al servizio del male. Il primo esempio è proprio DJ Scotch Egg, headliner del Milano Chiptune Underground di questo sabato. L’artista giapponese ha lasciato un segno indelebile sulla scena, lanciando i suoi Game Boy nei territori dello speedcore e della break, passando per dotte citazioni classiche e urla demoniache.
Nel frattempo, in Italia, Arottenbit ha esplorato la terra di confine tra la micromusic e il metal estremo, con leggendarie performance in cui tutte le strade portano al mosh pit.
Shitbird, estremista del rumore 8 bit, dimostra che anche il ballo del qua qua può avere risvolti demoniaci.
Anche Kenobit, ispirato da Scotch Egg e dal socio Arottenbit, ha esplorato il rapporto fra chiptune, metal e hardcore digitale, con un pizzico di citazioni videoludiche.
La chiptune è un animale che assume molti aspetti diversi. Per questo i micromusicisti non la descrivono mai come un “genere”, ma più come un approccio alla musica, dove invece di domare le infinite potenzialità degli hardware moderni si lotta per spingere oltre i loro limiti quelli vecchi. Al Lo-Fi, con Milano Chiptune Underground 006, scoprirete il lato più estremo delle sonorità a 8 bit, e come da un piccolo Game Boy possano uscire suoni da far impallidire gli Slayer.
Written by La Redazione