Giulia e Giacomo, fondatori della compagnia Eco di Fondo, sorridono in una maniera così naturale da metterti quasi in imbarazzo. Un’attitudine innata al pensiero positivo, la loro, che non si esonera dal confrontarsi con storie permeate di tragicità, come quella di cui è plasmata la loro personale Sirenetta. Un lavoro che prende in esame il problema giovanile ed esperienziale dell’essere ‘diversi’ e non sentirsi accettati (partendo dalle lettere di adolescenti che hanno scelto di togliersi la vita) ponendolo oltremodo all’attenzione di quell’adulto che molto spesso si ritrova vittima del medesimo dramma. Cosa significa, dunque, rinunciare alla propria vera essenza, ‘perdere la coda’, come succede all’essere ibrido protagonista del celebre racconto fiabesco. Sirena che, come sottolineano gli stessi autori, assumendo ruoli, volti, personaggi si fa anche paladina di una certa speranza. Perché il messaggio è che oltre l’abisso non può che esserci la rinascita. “Questa è la fine. O forse… l’inizio”, la sentiamo dire.
Written by Simōne Gall