Di una cosa siamo certi: nessuno, ma proprio nessuno negli Anni Sessanta avrebbe mai pensato che attorno al Sottomarino Toti, il primo sottomarino progettato e usato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, qualcuno si sarebbe bevuto un cocktail sculettando al ritmo di sonorità rockabilly. E invece oggi succede davvero. Qualcuno si girerà nella tomba, ma a noi interessa poco perché stasera si balla fra treni d’epoca, velieri e il grande transatlantico. Se siamo fra i primi duecento fortunati, possiamo avere accesso alla vita a bordo del Sottomarino Toti, ma il cocktail ci ricordiamo di appoggiarlo fuori e moderare i tonic là dentro. Soprattutto, come richiesto dalla moda meneghina di questo ultimo secolo, possiamo mangiare ai carrettini del cibo – i celebri food truck, allestiti nello spazio all’aperto del museo.
L’atmosfera Anni Cinquanta, perfettamente in linea con l’epoca storica raccontata dal museo, regna sovrana anche grazie alla selezione musicale. Nell’area del transatlantico, in consolle, si alternano DJ Giusy Wild, nota per la selezione di pezzi che spaziano dal rockabilly, al rock’n’roll, passando per rhythm’n’blues, doo wop e boppin blues. A cui segue il live di Hound Dog Rockers, un gruppo rockabilly italiano attivo dal 2009.
L’area intorno al Sottomarino rievoca invece simulazioni deep e i sogni disco-house con il dj-set dell’ormai affermato Futuro Tropicale. Fino alle 23:30, in consolle anche Linoleum, il progetto musicale che ha l’ambizione di coinvolgere e far incontrare gli artisti emergenti dell’industria musicale italiana.
A completare il tutto non può mancare l’arte: in mostra, per la prima volta in Italia, otto gigantesche sculture ispirate ai celebri Transformers. Alieni robotici, alti 8 metri, creati dall’artista montenegrino Danilo Baletic, vegliano su di noi e sulla pista da ballo come a proteggere le grandi prove storiche del passato.
Impossibile mancare. Ci vediamo attorno al Sottomarino e mi raccomando per questa occasione l’ingresso sarà da via Olona 6.
Written by Alessia Musillo