“Avanguardia” non è solo una questione di contenuto. “Avanguardia” è anche, e forse soprattutto, una questione di attitudine. E quindi non solo sostenere e divulgare progetti e movimenti “in contrasto con la tradizione, le tendenze e il gusto corrente”, ma essere in grado di avere una visione complessiva e a lungo termine capace di proporre nuovi “format”, nuovi metodi e modelli di fruizione culturale, capace di stimolare e scoprire insieme al proprio pubblico, o se vogliamo anche alla propria “community”, modalità alternative, antesignane e stimolanti di esperienza, conoscenza e condivisione. Se si parla di festival musicali, in tal senso il Transmissions di Ravenna è stato fin da subito un outsider, un battitore libero nel panorama italiano: a partire dall’affidamento della curatela ad artisti sempre diversi, passando per la scelta di un periodo dell’anno – novembre – che solo negli ultimi tempi è diventato un momento sempre più quotato (anche a livello internazionale) per gli appuntamenti musicali prima del “letargo” invernale, passando ovviamente per le proposte sonore che guardano alle frontiere della musica internazionale più innovative e di ricerca.