Pur essendo a ridosso del centro, oltre il ponte San Donato conserva la sua storia di quartiere periferico destinato ad accogliere migranti e fuori sede. Qui si è sempre concentrata una parte importante di quella militanza politica che rese Bologna una delle città rosse per eccellenza, e non solo per il colore dei suoi palazzi. A cominciare dalla Casa del Popolo intitolata al ferroviere Leonildo Corazza, caduto partigiano costruita grazie a migliaia di ore di lavoro volontario e ai finanziamenti di contadini e ortolani della zona. Non è un caso che qui in zona si concentrino alcuni dei circoli Arci più importanti della città, così come il Centro Interculturale Zonarelli, storico luogo di incontro tra culture diverse. A parlare chiaro c’è anche la toponomastica della Cirenaica, rione nato durante la conquista della Libia nei primi del ‘900 che dopo la Seconda Guerra Mondiale abbandonò le memorie coloniali intitolando tutte le strade (ad eccezione della centrale via Libia) agli eroi della Resistenza. E in Cirenaica c’è il Vag61, centro sociale dove hanno trovato casa l’informazione autogestita di Zeroincondotta, la produzione audiovisiva indipendente di Smk videofactory e OpenDDB, il materiale e le iniziative del Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”, le attività del Condominio Beltrame insieme agli operatori e agli utenti del vicino dormitorio e molte altre realtà.