Da qualche tempo le nostre città sembrano più piccole, come se il cosmo si fosse un po’ ristretto,
abbiamo assistito a un cambiamento di scala che secondo noi va dal globo, alle città, ai quartieri e finisce proprio sotto casa tua.
Una stretta di fianchi simile non poteva che ricatapultarci tra le caffinerie, i tabacchini e i supermercatini
che occupano quello spazio stretto che va da casa vostra a 200 metri più in là.
Zero Hyperlocal è il primo giornale affisso ai muri delle sue città, è il vicinato esposto per quartiere e il quartiere esposto per città.
Ecco, da oggi Zero è sotto casa tua. Sotto casa di tutti. Zero è Hyperlocal.
Ogni luogo è caratterizzato dalle sue fiabe e dai suoi novellatori, collocate tutte all’interno della cornice di Corvetto.
Qui c'è un costante straripamento della Storia: brulicano musicisti, maestri, archivi e turisti, la Triennale da cent’anni affianca il Parco e il suo grappolo centenario di omonimi, il Castello governa ancora la città e centinaia di specie arboricole fioriscono tutto l’anno. Sempione è la liturgia della città.
La cittadella per eccellenza a Milano si chiama Bicocca. Austera e metafisica, senza plauso né panettieri, ma con stormi d'aerei che ne solcano i cieli, battistrada ultracentenari della Pirelli, centri di ricerca e sperimentazione avanguardistici, università e uno dei centri per l'arte più grande d'Europa.
Un quartiere storicamente austero, residenziale e ministeriale, dove però si stanno muovendo diverse realtà che ne stanno determinando una nuova vitalità, a partire dal Museo stesso
Bovisa è dove il romanticismo di periferia incontra l'hackeraggio dei makers e poi decolla su propulsori aerospaziali.
La Centrale è internazionalista: il quartiere cardiopatico per eccellenza, dove il ringhio metallico dei treni sferraglia con i grind sui manicotti di Duca d’Aosta e la notte, appena può, si tinge delle luci più rosse mentre i passanti s'abbuffano ai mercati.
Non si respira né la coolness di certe altre zone di periferia, come gli acronimi inventati ad hoc sotto la spinta del self-marketing, né tantomeno un’aria di totale abbandono.
Sarpi è dove i credo si incontrano e generano kitsch, fanatismo gastronomico e fenomeni paranormali.
Porta Venezia quartiere kinky, queer, pansessuale, multietnico, orgoglioso, e allo stesso tempo quartiere borghese, aristocratico, acculturato e per bene.
La Milano Sud per antonomasia che ti fa sentire a LA, la factory di creativi che cavalca il flow dei rivers, l'oasi dei runners e delle bestie selvatiche: Navigli è il quartiere che scorre dal cyberpunk alla moda fino le feste, con anche un retrogusto di nostalgia.
Il quartiere nato per passaparola, ma anche il quartiere di piazza, del vicinato attivo, del ping-pong, della queerness, delle drag, il quartiere-balena, insomma NoLo è la comunità immaginata che funziona.