Sulla scia del successo di Botanica Lab Cucina, Anna Artesiani ha pensato bene che una versione più snella avrebbe potuto funzionare. L’idea ci piace molto, perché riprende la proposta crudita e “plant-based” del primo esperimento e la spalma su tutta la giornata, partendo dalla colazione e la pausa pranzo, passando per l’aperitivo e arrivando al dopo cena. E già dalle prime ore della giornata nulla è banale: qui ci troverete, ad esempio, il latte di mandorla, anacardi o avena per un cappuccino veg o il caffè freddo montato all’aroma di limone, da accompagnare, ad esempio, con un “classico” cornetto ai multicereali o – al meglio – con una bella cheescake preparata con rema di anacardi, mango, frutti rossi, cioccolato, caffè. A pranzo anche qui c’è il buddha bowl, ovvero un ciotolone con hummus di legumi, verdure fresche, verdure cotte e frutta secca a guscio, poi vellutate, sandwiches (tipo quello con crema di avocado e verdure fresche) pizze e altro. Nemmeno i cocktail sono lasciati al caso, con la ginger beer prodotta da loro, l’uso del tè per stemperare la gradazione, il gin e la vodka “organic” e mix magici di infusi, elisir e fermentati. Infine, la bellissima location curata in ogni dettaglio, tra marmo, oggetti di design anni 60, velluto, lampade in vetro e ottone e le piante di Flò fiori.