Più che le biciclette l’icona dell’Upcycle sono i due lunghissimi tavoloni, sui quali si mangiano salmoni, aringhe e gamberetti con salsa rafano mild e acini di pepe rosa, zuppe e arrosti, orzi e farri, e al brunch ravioli della madre russia, innaffiati dalle birre. Sempre pieno, ma un buco si trova. Quando non si mangia però è pieno di gente che lavora, in solitudine col computer o più spesso in compagnia: ma non sono quelli di dietro, quelli di Barra A, che dall’altra parte della vetrata hanno un’aria molto più professionale e però pure i cuscinoni da creativi.

L’acqua è gratis dalle brocche, come dovrebbe sempre essere per legge, e il caffé americano buono.