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Scuola Grande della Misericordia

ZERO here: s'imbuca.

Documentazione dell'allestimento e dell'evento "Design the Complexity", progettato dallo Studio marco Piva, presso la Scuola Grande Della Misericordia a Venezia.

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Scuola Grande della Misericordia Fondamenta della Misericordia (Cannaregio), 3599
Venezia

No, niente grembiulini, lavagne, severi maestri pronti a bacchettare gli allievi più indisciplinati: “scuola” qui ha un altro significato. Venne fondata nel 1261 e si chiamava “Confraternita di Santa Maria della Misericordia“: le scuole veneziane infatti erano enti di carattere associativo e corporativo di natura laica che erano solite scegliersi ciascuna il suo santo patrono. Poi col tempo è naturale fare un po’ di casino, i concetti si sovrappongono e il contenitore diventa il contenuto. Quindi oggi quando diciamo alla “Scuola grande della misericordia” intendiamo non più l’istituzione in sé ma l’antica sede di questa (potente) confraternita, edificio costruito a partire dal 1507 e terminato nel 1589. A complicare ulteriormente le cose ci si mettono i secoli nei secoli: perché nel ‘900, queste stanze divennero anche sede della società sportiva Reyer, insomma una palestra, tra colonnati di marmo, stucchi e affreschi, dove si praticava il pugilato, la  ginnastica e si disputavano partite di basket. È arrivata ad ospitare fino a 1500 spettatori e diciamolo: probabilmente era la palestra più bella del mondo.

Rapida cronologia recente: 1976 ultima partita della squadra di pallacanestro Reyer Venezia. 1987 lavori di restauro by soprintendenza. 1991 chiusura definitiva della palestra e restauro by comune di Venezia. 1999 altri lavori di restauro by comune di Venezia. 2008 una società del gruppo Umana di Luigi Brugnaro si aggiudica un bando in project financing per fare cose. 2016 inaugurazione post restauro. Oggi? I gestori attraverso il loro sito la descrivono così: «uno spazio fluido dove storia e cultura dialogano con il territorio. Un luogo altamente qualificato e tecnologicamente avanzato che riprende l’antica funzione sociale della Scuola, declinandola in chiave moderna. Uno spazio in cui convergono riqualificazione urbana, cultura e aggregazione sociale. Un generatore di attività, flessibile e adattabile, orientato verso un’unica direzione: promuovere l’eccellenza, lo scambio culturale e le occasioni di incontro».  In questi anni la Scuola ha ospitato party esclusivi, mostre d’arte (come quella immersiva sul Canova), meeting aziendali, cene di gala. La nostra verità è che indossando raramente la cravatta non ci è ancora capitato di entrarci.