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Galleria Mondonuovo

ZERO here: sorride ai bengalesi

Foto di Blubanana

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Galleria Mondonuovo via Paruta, 38
Mestre

Moltitudini, di volti, segni, grafie: è anche così l’identità urbana di Mestre cerca di rinascere e specchiarsi sotto nuove forme. Tra i palazzoni, lontano dalle classiche vie dello shopping, ma sempre e comunque nel cuore pulsante della città, l’artista Marco Iacampo ha deciso di aprire un nuovo spazio. Avevamo segnalato la sua inaugurazione qui, con un flash, un assaggino.  Il cantautore mestrino ha sempre affiancato alla sua prolifica attività musicale (frontman degli Elle, poi Goodmorningboy e infine semplicemente Iacampo con tre perle folk che rispondono alla formula “ValetudoFlores-et-Fructus“) anche una notevole produzione pittorica. Con le su “Faccette” in questo pazzo 2020 Iacampo si è insediato in via Paruta, laterale tra via Cappuccina e Corso del Popolo, al civico 48. Un po’ galleria, un po’ showroom, atelier, coworking e boutique, tante cose assieme. È una avventura nuova, legata all’arte figurativa di Iacampo, che disegna con svariate tecniche e su materiali diversi, una vera “moltitudine” di facce, con una disciplina calligrafica che sembra mutuata da quella fisica del Tai-Chi. Meditazione in movimento.

foto by Blubanana

In vetrina campeggia una citazione del poeta Walt Whitman, in lingua originale: «Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini…». Sono decine, centinaia, i volti che Iacampo forgia su carta, su tela, su lastre di rame e acciaio, su carta di cotone, su vari tessuti: lo spazio di via Paruta contiene realmente “moltitudini”. E non è solo. Questa operazione si accompagna anche all’apertura dello studio fotografico Blubanana, dallo spirito un po’ punk, fondato da Anna Pietrobon e Fabio Panigutto. Oasi di bellezza tra i palazzoni. Le faccette si incontrano per strada, e si incontrano sul web, intrecciando una narrazione che travalica antico e moderno. Volti che diventano scrittura, caratteri e personalità che danno vita a una sinfonia  di infinite variazioni sul tema, l’espressione figurativa di Iacampo è dedicata a ciò che rappresenta meglio di ogni altra cosa la nostra identità nel rapporto con gli altri.  Non rimane che entrare curiosare, tra un tè e una chitarra, per immaginare cos’altro ci attende in questo labirinto urbano, sempre pronto a sorprendere e a rinnovarsi.

Marco Iacampo, foto di Blubanana.